domenica 15 luglio 2012

Pubblicità di Crisi - Caso Nike

Noto con sollievo come il marchio Nike sia tornato a riproporre, in questa primavera/estate dominata dalla follia collettiva per gli Europei 2012, delle campagne pubblicitarie di taglio tradizionale, infarcite della solita, rassicurante manciata dei più brillanti – e soprattutto espressivi – calciatori in voga al momento, dopo la polemica sollevata dalla controversa campagna "If something is burning you up, burn it by running", adattata a Madrid come "Si algo te quema, quémalo corriendo".  

Quest’ultima campagna di cartellonistica urbana, lanciata lo scorso inverno nella capitale iberica, aveva lungamente fatto parlare di sé perché prevedeva, tra i vari manifesti, uno in particolare che andava insinuantemente a solleticare delle note dolenti: “Me han ascendido de becario junior a becario senior”/“They promoted me from junior trainee to senior trainee”.  
L'infelice slogan aveva suscitato l’indignazione di vari giovani spagnoli che, vivendo di persona, quotidianamente e con una certa amarezza, situazioni come quella descritta nella pubblicità, non riuscivano fino in fondo ad apprezzarne l’umorismo.
Anch’io, trovandomi, una mattina nella metro, improvvisamente di fronte questo cartellone (in foto in alto a sinistra), che campeggiava di lungo su tutta una parete, ho avuto una simile reazione, trovando fuori luogo l’ironia sottesa al testo, che scherza troppo audacemente con un tema socialmente sensibile. 
A posteriori, apprezzo comunque l’originalità, ed il coraggio, dei creativi Nike. Di sicuro preferivo passare ogni mattina davanti a quel manifesto, piuttosto che al cartellone da cui oggi occhieggia, con sguardo pseudo-acuto, l’incomprensibilmente idolo delle masse Cristiano Ronaldo.
Per dare un'occhiata a tutti e sei i manifesti che compongono la campagna, potete cliccare qui. Per la versione inglese, potete cliccare qua.

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