mercoledì 21 dicembre 2011

Tutti in fila per il "Gordo"

Da vari giorni girovago in zona Callao con il duplice obiettivo di adempiere all'acquisto dei regali e di tentare la conquista di almeno un biglietto della lotteria targato "Doña Manolita"

Missione fallita su entrambi i fronti. 

martedì 6 dicembre 2011

Il "Ponte della Costituzione": qualche idea per chi resta a Madrid

Monumento alla Costituzione Spagnola
Oggi è il Dìa de la Constituciòn, in cui la Spagna celebra l'anniversario del referendum costituzionale del '78, momento che rappresenta la chiusura del periodo di Transizione, ed il conseguente avvento dell'era democratica.

Molto più volgarmente, questa giornata di festa rappresenta per molti spagnoli l'inizio del periodo di bagordi natalizi.



lunedì 5 dicembre 2011

La precarietà del filo d’acqua calda

Una lavoratrice precaria, quando abita lontano dal paese natìo, non può che avere precaria dimora.

Che sia casa o camera in affitto, ciò varia a seconda delle disponibilità economiche. Più spesso si tratta di una camera in un appartamento coabitato da un numero variabile di inquilini, che condividono, più o meno, lo stesso stile di vita, improntato sulla più assoluta mancanza di certezze che abbraccia ogni ambito della vita quotidiana, e che a volte si trasferisce misteriosamente, come per osmosi, agli oggetti che ne fanno parte.

L’intonaco del soffitto della mia camera in affitto, per esempio, ha sicuramente assorbito la instabilità della mia situazione ed è diventato incerto anch’esso, essendo da due anni, infatti, sospeso penzoloni a pochi palmi dal mio naso, indeciso se collidere a terra o restare aggrappato ad un ultimo, tenace millimetro quadrato di speranza.

martedì 29 novembre 2011

A un mese dal Natale, Madrid già accende le luci

Madrid ha acceso le luminarie natalizie con qualche giorno di anticipo rispetto al solito. Sono, in tutto, 3,8 milioni di lampadine - 600.000 in meno rispetto agli anni scorsi - fabbricate con tecnologia LED ed a basso consumo. Ovviamente, tutte le decorazioni sono riciclate.


martedì 22 novembre 2011

Festival del Cinema Italiano di Madrid 2011

Sempre per la serie "Movida low-cost" cioè "Cercare di scovare  manifestazioni interessanti, ma a zero spese, o a prezzi stracciati (come lo sono, per l'appunto, le tasche del precario)", segnalo, per chi vive a Madrid, la IV Edizione del Festival del Cinema Italiano.


giovedì 17 novembre 2011

Movida low-cost


Movida a "precios populares" ovvero "Come continuare ad avere una vita sociale con un budget ridotto ai minimi termini". 


E’ giovedì, e l’approssimarsi del finde (il fine settimana) mi fa venir voglia di proporre una variazione sul tema principale (la dura vita di una precaria in Spagna) per parlare della movida del precario, una movida che è, giocoforza, rigorosamente low-cost.

Purtroppo, tutto il capitolo dell’intrattenimento è quello che, nel magro bilancio del precario, soffre maggiormente di tagli, riduzioni e manovre al ribasso. La diminuzione progressiva del budget destinabile alla sfera dell’entertainment non deve, tuttavia, impedire lo svilupparsi di una sana, salvifica e salutare vita sociale. Quel che bisogna fare è solo aguzzare un po’ l’ingegno. Proviamo a vedere come.

giovedì 3 novembre 2011

Le faremo sapere

Sono appena tornata dall’ennesimo colloquio di lavoro che mi ha lasciato, per così dire, perplessa, volendo usare un eufemismo.  

Tutti, prima o poi, sono costretti a finire nella morsa di quegli esseri contorti e sadici che sono i selezionatori delle risorse umane, ma i personaggi che ho incontrato negli ultimi mesi, con il loro strano modo di agire, rappresentano una sfida asperrima alle mie capacità di comprensione. 

Ho sempre considerato i colloqui di lavoro come degli esercizi di recitazione. Ogni volta si deve indossare una maschera, e ci si deve cimentare nell’interpretare un personaggio diverso, nell’arduo tentativo di combaciare con l’immagine che l’intervistatore di turno ha del candidato ideale (o quella che si pensa che lui abbia). Ho sempre imputato gli scarsi risultati che, evidentemente, ho ottenuto finora nei colloqui, al mio scarso talento per l’arte drammatica. Il teatro non fa per me e purtroppo, a quanto sembra, recitare nel ruolo di se stessi non ripaga. 

Ad ogni modo, al di là dei risultati, si può dire che io, ormai, abbia acquisito una certa esperienza in materia. Nonostante ciò, però, gli incontri avuti negli ultimi tempi mi hanno colta di sorpresa e non posso evitare di rimurginarci su, nel tentativo di svelare quello che per me è il vero, grande enigma della contemporaneità. A che gioco gioca il selezionatore di risorse umane? 

martedì 1 novembre 2011

"Anamnesi mezza diagnosi" ovvero cerco una "Uscita d'Emergenza"

Ho scritto un racconto qualche mese fa, durante uno degli ultimi viaggi in aereo. L'ho scritto per me, perchè sentivo che la corrente di pensieri batteva con più veemenza del solito e necessitava una via di sfogo. Pensavo che nessuno mai l'avrebbe letto, ma poi, qualche tempo dopo, ho deciso io stessa d'inviarlo - senza fare ritocchi - ad un premio letterario organizzato da una associazione culturale. 
Mi aveva fatto bene scrivere di getto, e, d'altra parte, iniziavo a sentire anche il bisogno di far sapere al mondo cosa mi stesse succedendo. Sinceramente pensavo che al mondo non gliene importasse niente. Ed invece la prossima settimana sarò a Roma per partecipare, come finalista, alla cerimonia di premiazione del Concorso dell'Ass. Pragmata. 
Il bando indicava di scrivere un testo a partire dall'incipit "Cara Italia, puntini puntini" per poi seguire con l'intento di "dichiarare il proprio amore o gridare il proprio biasimo all’Italia di ieri, di oggi e di domani". Avoja a cose da raccontare. Il mio componimento è un sunto delle mie esperienze di vita e di lavoro, in una cronistoria degli ultimi 3 anni, punteggiata da molto poco camuffati accessi d'ira e lampi di disperazione, che danno al testo un tocco sentimentaloide che, devo ammettere, un po', ancora, m'imbarazza.
Trattandosi di uno scritto intriso di verità, le mie verità, dove non si fa ricorso ad escamotage letterari, a finezze di stile, a ricercatezze espressive - ed essendo completamente sprovvisto di qualsiasi genialità narrativa - mi ha sorpreso non poco che sia stato selezionato per la pubblicazione.

lunedì 17 ottobre 2011

Questo blog nasce a scopo terapeutico. Leggere il foglietto illustrativo.

Questo blog nasce a scopo terapeutico. Prima di avanzare nella lettura, si consiglia di leggere fino in fondo questo breve foglietto illustrativo. 

Ho deciso di aprire un blog, dopo averci rimuginato su per un po’ di tempo, con uno scopo puramente egoistico.
Questo blog, infatti, rappresenta per me una azione terapeutica in risposta ad una sindrome di difficile diagnostica e prognostica che, a scopo esplicativo e volendo semplificare e generalizzare, chiamerò "Sindrome da Precariato Cronico", in fase avanzata. Trattandosi di un territorio ancora poco esplorato dalla medicina tradizionale, nello specifico la medicina del lavoro, e avendo preso coscienza di un progressivo peggioramento delle mie condizioni, ho deciso d’intraprendere una sorta di psicoanalisi fai-da-te, basata su varie azioni terapeutiche in concorso. Una di esse è la creazione di un blog, con funzione di valvola di sfogo.
Si spera che la condivisione delle esperienze e delle informazioni all’interno di un (eventuale) gruppo di lettori metta in moto un circolo virtuoso che apporti alla fonte delle stesse (cioè me) un ritorno benefico, ispirandosi, in ciò, alle teorie sottese alla psicoterapia di gruppo. 
Scelgo la scrittura come modalità espressiva, perchè è sempre stata la mia preferita. Scelgo il blog come mezzo espressivo, affinchè la condivisione mi aiuti nell'elaborazione del mio vissuto. Scelgo un lunedì, perchè è il giorno in cui si concentrano massivamente le energie negative, e vanno esorcizzate. Scelgo il 17, numero che mi perseguita. Doppia esorcizzazione. Scelgo, in definitiva, di mettere alla prova la dote più abusata da quando sono precaria: la santa pazienza. E sarò paziente. Magari guarisco.