Movida a "precios populares" ovvero "Come continuare ad avere una vita sociale con un budget ridotto ai minimi termini".
E’ giovedì, e l’approssimarsi del finde (il fine settimana) mi fa venir voglia di proporre una variazione sul tema principale (la dura vita di una precaria in Spagna) per parlare della movida del precario, una movida che è, giocoforza, rigorosamente low-cost.
Purtroppo, tutto il capitolo dell’intrattenimento è quello che, nel magro bilancio del precario, soffre maggiormente di tagli, riduzioni e manovre al ribasso. La diminuzione progressiva del budget destinabile alla sfera dell’entertainment non deve, tuttavia, impedire lo svilupparsi di una sana, salvifica e salutare vita sociale. Quel che bisogna fare è solo aguzzare un po’ l’ingegno. Proviamo a vedere come.
Innanzitutto, premetto che io sono sempre stata una di quelle che adorano fare collezione di sconti e buoni-spesa, che sono perennemente a caccia del 2x1 e del 3x2, che si divertono nel tracciare la mappa degli outlet della zona, che godono nel fare affari in tempo di saldi, e che usano definire l’agenda sulla base degli inviti - più o meno fortunosamente recuperati - ad eventi sociali che suppongono una minima, se non nulla, spesa. Insomma, una specie di incrocio tra una massaia impazzita, una shopaholic e una sociopatica.
Fin da piccola, spiccavo tra le mie coetanee per l’impegno che esercitavo nell’attaccare i bollini argentati sulla scheda raccogli-punti della Despar, con l’arduo obiettivo di totalizzare i 123.456.789 bollini necessari per ottenere l’ambitissima trapunta di Paperino con lenzuola in pendant o, quantomeno, per arrivare a portare a casa il robottino trita-mixa-pela-schiacciatutto o il set di tazzine policrome da regalare alle nonne.
Quel che, in tenera età, non potevo di certo immaginare, è il fatto che tale attitudine, raffinata negli anni, avrebbe salvato la mia vita sociale da una sicura, nefasta fine, causata, per l’appunto, dal progressivo inaridirsi delle risorse economiche da poter sperperare in essa.
Già negli anni universitari passati a Roma, avevo consolidato l’abitudine di spulciare, in cerca di dritte, tra le tante pagine-web che segnalavano gli eventi low-cost e, soprattutto, onnipresenziavo manifestazioni interessanti e ad ingresso libero, come il Roma Fiction Fest (essendo, io, un’appassionata di serie, trovavo, qui, la goduria estrema nella totale gratuità: il top).
In questi ultimi mesi, però, ho scoperto che è Madrid il vero Paese delle Meraviglie per le persone come me.
Innanzitutto, per quanto riguarda il mangiare, e soprattutto il bere, a Madrid abbondano i posti marchiati con le “3B”: Bueno, Bonito y Barato, cioè locali di buona qualità, carini ed economici. I tapas-bar sono talmente tanti, che la concorrenza è spietata. Moltissimi sono i locali che propongono offerte variabili in base ai giorni della settimana e alla fascia oraria. Tutto sta nel sapersi organizzare, calendario e orologio alla mano. Molte sono anche le catene supereconomiche che, non solo hanno resistito agli strali della crisi, ma si sono espanse a dismisura, come nel caso di Cien Montaditos, che propone pinte di birra e montaditos (una specie di paninetti lunghi poco più di un dito) alla modica cifra di 1€ al pezzo (anche la pinta, sì!).
L’ambito in cui, però, raccolgo le maggiori soddisfazioni, è quello della Cultura&Spettacolo. Essendo cine-dipendente, sono eternamente alla ricerca di ingressi per il cinema a prezzo ridotto, ed ho spesso successo, grazie alle innumerevoli anteprime e rassegne, alle tessere promozionali e agli Urban Check (quelli che distribuiscono in metro, in cui di solito, per ogni libretto, ci sono un 2x1 e 4/5 sconti-cinema).
L’ultimo, pericolosissimo trend, che sembra, poi, dilagare sempre più, è quello che vede protagonisti tutti i siti che propongono quotidianamente planes de ocio a prezzi irrestibili, ovverosia, che progettano diabolicamente la tua rovina. Impossibile, infatti, sottrarsi all’acquisto! Ogni menù a tendina è una trappola meticolosamente concepita per obnubilare la mente e annichilire la forza di volontà. Siti come, per esempio, Letsbonus, Groupon o Atrapalo (quest’utimo ottima risorsa soprattutto per gli amanti del teatro) spuntano come funghi e sono una vera cuccagna, se usati con lucidità e moderazione (astenersi, quindi, maniache e maniaci del web-shopping).
Questo tipo di siti propone quotidianamente offerte e promozioni che investono ogni ambito della vita sociale e che, in più, arrivano comodamente e scaltramente nella tua posta elettronica..Biglietti per spettacoli di ogni genere, viaggi ed escapadas (fughe dalla città nei weekend o ponti), sessioni nei centri estetici, dal parrucchiere, dal asesor de imagen, dal personal-trainer, dal nutrizionista, dallo psicologo, dal chirurgo plastico, dal guru.. Le proposte spaziano con originalità nei campi più disparati: si va dallo sbiancamento dei denti al lavaggio-macchina con ambientador al profumo di ortica in omaggio...Come resistere a simili tentazioni???!!!???
Infine, in rare, rarissime occasioni, la sorte benevola fa giungere sino a me, per misteriose ed imperscrutabili vie, inviti ad eventi come inaugurazioni, prime o degustazioni, dove è sempre tutto uno scintillare di calici di vino e coppe di champagne..
Per fortuna, quindi, pur dovendo ritagliare il proprio stile di vita sulla misura del budget che si ha a disposizione, non è detto che si debba, per forza, rinunciare alle bollicine.. :)
Wow! La prossima volta che vengo a Madriz andiamo a fare la spesa insieme!
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